presentazione del libro di Roberto Carlone.

“Questa è una storia di tempi sbagliati.
C’è chi sbaglia sempre i tempi. Un soffio prima o un appena dopo. C’è chi sbaglia la vita, ha la vita in ritardo. Siamo sempre in attesa dell’inizio. Sempre in attesa di un inizio. Che prima o poi arriverà. Aspettiamo una vita che inizi la vita. E non inizia mai. Finisce il più delle volte. E restiamo fermi.
La buona fortuna si deve prendere. Al volo. Non lasciarla sfuggire. Io sono la buona fortuna: il risultato di scelte, tempi, di delicati equilibrii, casualità, occasioni, carattere.
Non c’è niente da fare: in assoluto questa è una storia di tempi sbagliati.”

Il libro nasce dallo spettacolo “Gli occhi di Vivian Maier (I’m a camera)” che ha girato in parte dell’Europa ed è interamente dedicato alla grande “fotografa bambinaia”, ma è anche una sorta “catalogo apocrifo” dell’allestimento di fotografie francesi: “L’autre Vivian” (Castelnuovo Magra, 1 giugno – 14 ottobre 2018). Si vuole offrire al lettore un’altra Vivian, molto diversa rispetto alla figura portata alla ribalta da uno dei casi fotografici più eclatanti degli ultimi decenni. Buona parte dei suoi documenti è stata occultata. E proprio partendo dal suo felicissimo periodo francese si indaga l’artista, con la pertinace volontà di considerarla una fotografa, una donna, una persona e non solo un fenomeno condizionato da logiche commerciali.
Nella presentazione oltre alla lettura dei brani più poetici ed intensi del libro, verranno presentate alcune tra le foto più esclusive ed insolite della fotografa e del periodo storico di riferimento. Una presentazione insolita, ricca e densa di arte oltre che di informazioni.

Roberto Carlone nasce a Vercelli nel 1955. Nel 1980 fonda la Banda Osiris. Si alterna tra spettacoli teatrali, colonne sonore, sigle radiofoniche, trasmissioni televisive e libri. Crea e dirige “PianoForte Sostenibile” la prima rassegna trasversale dedicata esclusivamente al pianoforte, dirige la “Festa della musica” a Portogruaro componendo “Musicadacqua” un concerto per remi, barche, fiati e percussioni e “Carta inchiostro e benzina” per uno spettacolo teatrale. Segue con Caterina Cavallari il progetto su Vivian Maier che sfocia in uno spettacolo teatrale “Gli occhi di Vivian Maier (I’m a camera)”, presentato in Italia, Francia e Svizzera e ha curato un allestimento multimediale “L’autre Vivian” alla Torre del Castello dei Vescovi di Luni a Castelnuovo Magra.